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Il mio approccio è psico-corporeo e tiene conto sia delle intenzioni e dei pensieri della mente, sia della consapevolezza somatica. In questo modo si amplia la capacità personale di tollerare disagi ed emozioni sopraffacenti. Sentiamo e risentiamo il nostro corpo dall’interno, facciamolo molto lentamente. La gamma dell’esperienza umana è vasta. Di qualsiasi cosa si tratti, la direzione terapeutica non sarà quella di “aggiustare” e di rimuovere, ma di accogliere, includere, regolare, integrare in uno spazio sicuro e in una relazione terapeutica che tenga conto di tutte le istanze della persona che ho davanti a me, insieme.

NON CAMBIARE MA DISATTIVARE.

Più specificatamente mi occupo di sindromi e disturbi post-traumatici- PTSD- e degli esiti attuali dei traumi evolutivi in accordo con le evidenze delle neuroscienze degli ultimi anni.

Nella PTSD la capacità di percezione di sé è ridotta, ci si sente cronicamente insicuri all’interno del proprio corpo continuamente bombardato da segnali viscerali di allarme.

Per la guarigione è fondamentale avere una relazione confortevole con se. 

Aumentare lo spazio interno aumenta il senso di sicurezza e il senso di potere personale.

Ho potuto osservare in molti anni di relazioni con i miei clienti, con i miei figli e con me stessa, che la forza, l'impulso vitale, la spinta della vita è sempre, più potente, per quanto possa essere sommersa.

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